La bandiera in barca. Regole e procedure
Spesso dopo aver posizionato la bandiera sulla propria imbarcazione ci si dimentica di essa e delle regole che la riguardano. Ci ricordiamo di chiedere informazioni e chiarimenti su come comportarsi circa la sua esposizione solo quando ci si deve recare in un paese estero.
Vediamo quindi, quali regole sono dettate da codice della navigazione:
- La bandiera che indica il paese di appartenenza deve essere la più grande esposta sulla barca.
- Deve essere posta a dritta dello specchio di poppa e retta da un’asta.
- La bandiera deve essere pulita e non deve presentare rotture o sfilacciamenti
- La bandiera va issata all’alba ed ammainata al tramonto, indipendentemente dal fatto che comunque sulle nostre barche rimane sempre esposta.
- Di regola, le altre bandiere devono essere issate dopo e ammainate prima di quella principale.
- Fa’ eccezione il guidone sociale che non si ammaina mai.
- Per gli orari di issata bandiera, si rispettano quelli indicati dalla capitaneria di porto (solitamente alle ore 8:00)
- Di notte la bandiera deve comunque essere issata qualora la barca stia per entrare in porto o su comando di una nave militare.
- Mettere una bandiera sopra l’altra significa che quella di sotto è preda bellica e quindi non và usata nel diporto.
- Non usare la bandiera per ogni altro uso che non sia quello assegnatogli.
- Nel caso di bandiera da smaltire, questa deve essere bruciata in privato e non deve essere mai buttata via in discarica.
Cambiare bandiera si può… e perché farlo?
Chi decide di navigare sotto una bandiera diversa del proprio paese probabilmente lo fa per aggirare problematiche burocratiche a cui invece sarebbe sottoposto. Ad esempio ci sono paesi come la Slovenia dove oltre a fare tutto online con abbattimento dei costi, non si ha nemmeno l’obbligo del rinnovo del certificato di sicurezza.
Qual è l’iter da seguire per cambiare bandiera?
- Dismissione della bandiera italiana; tramite lo sportello STED (sportello telematico del diportista) procedere alla cancellazione dal registro delle imbarcazioni da diporto” con una richiesta rivolta al UCON che verificherà l’assenza di inadempimenti da parte del richiedente ed entro 30 giorni rilascerà il nulla osta alla dismissione della bandiera.
- Scelta della nuova bandiera estera.
- Invio documenti necessari al cambio bandiera.
- Ottenimento della nuova bandiera con relativa licenza, nonché della licenza radio.
- Iscrizione nel registro del paese della bandiera.
Ma quanto costa la pratica di richiesta cambio bandiera?
Tariffe STED per la cancellazione definitiva e rilascio dell’estratto rid: € 23,50, oltre ad una marca da bollo di € 32,00 a cui si aggiunge il costo dei bollettini di € 9,50.
Quale bandiera scegliere?
A differenza del passato, oggi molti paesi europei rilasciano la propria bandiera solo agli armatori che hanno residenza o domicilio in quel paese.
Rimangono però ancora due paesi che la rilasciano senza questo tipo di vincolo e sono: Polonia e Slovenia.