NAVIGANDO … le regole da rispettare.

NAVIGANDO … le regole da rispettare.

Molte ed importanti sono le regole che un diportista deve rispettare quando si accinge ad intraprendere una navigazione e quando naviga. A cominciare dalle più banali quali il possesso di una patente nautica se la potenza del motore supera i 40.8 hp, un documento di identità per i maggiorenni che salgono a bordo, i documenti della barca, il rispetto delle dotazioni di bordo richieste, il possesso di un VHF per la navigazione oltre le 6 miglia, per poi passare al rispetto di altre regole da tenere in considerazione durante la navigazione.

Una di queste mentre si naviga è il rispetto della velocità che va adeguata a seconda della situazione e del luogo, come ad esempio un tratto vicino alla costa o in una zona con presenza di altre barche o all’interno di un porto. Per la navigazione nei porti italiani ricordiamo che il limite di velocità è fissato generalmente a 3 nodi. In prossimità delle coste normalmente il limite di velocità è fissato a 10 nodi per tutte le barche che navigano entro i 1000 m dalle spiagge e 500 m dagli scogli ma possono esistere ordinanze locali che rettificano tali valori.

La distanza dalla costa per la navigazione delle imbarcazioni da diporto viene stabilita con ordinanza della capitaneria di porto competente nel territorio che ne stabilisce una distanza minima ed è valida sia per la navigazione a motore che a vela. Questo limite generalmente è compreso nella fascia tra i 200 e i 500 metri. Il minimo in genere corrisponde ai tratti con scogliera mentre le distanze massime vengono richieste per le spiagge frequentate da bagnanti.

Per quanto concerne la bandiera ci avvaliamo di precise indicazioni riportando che come da manuale secondo il codice di navigazione a bordo le bandiere vanno issate in questo modo. La bandiera nazionale va alzata dalle 8.00 al tramonto, di poppa, e deve essere di dimensioni maggiori a tutte le altre bandiere a bordo. L’esposizione della bandiera è obbligatoria per tutte le imbarcazioni e navi, sia in navigazione che in porto. Solo i natanti (sotto i 10 m) possono decidere di non esporla. Il guidone sociale può essere issato in testa d’albero e tenuto fisso. La bandiera di cortesia dello stato ospitante va alzata alla crocetta di dritta o sull’ asta di prua per le barche a motore. Questa azione non è obbligatoria ma fa parte dell’etichetta nautica, è perciò buona norma osservarla ogni volta possibile. La bandiera del proprietario può essere issata sulla crocetta di dritta, quando non è presente la bandiera di cortesia, oppure su quella di sinistra. Tutte le bandiere, escluso il guidone, devono essere ammainate quando è ammainata la bandiera nazionale.

Per i segnali diurni dedicheremo un apposito capitolo e quindi ci limitiamo a due tra le principali; il codice della navigazione recita che le navi a vela che navigano mosse da macchine sono equiparate a tutti gli effetti a navi a propulsione meccanica, perciò devono mostrare di giorno un cono con il vertice in basso “. Tutte le navi e imbarcazioni quando sono alla fonda (all’ancora) devono mostrare un pallone nero di dimensioni adeguate a prua.

La precedenza in mare. Il codice di navigazione prevede che in caso di incrocio senza pericolo di collisione si debba mantenere sempre la destra rispetto alla barca che si avvicina, moderando la velocità. Nel caso in cui le rotte siano a rischio di collisione invece l’imbarcazione con migliori capacità di manovra dovrebbe tenersi discosta da quella con maggiori difficoltà dando a quest’ultima la precedenza. Ad esempio: una barca che naviga a vela ha la precedenza nei confronti di una imbarcazione a motore in quanto quest’ultima gode appunto di maggiore manovrabilità.

Per lo stesso motivo relativo ad una maggiore capacità di manovra, una imbarcazione a motore dovrà dare precedenza ad imbarcazioni con minore manovrabilità come un peschereccio a lavoro o una draga o anche una nave da carico.

Nelle fasi di entrata e uscita dai porti, ha diritto di precedenza chi esce rispetto a chi entra, inoltre uscendo ci si dovrebbe sempre allontanare facendo rotta a 90° rispetto alla riva.

Le imbarcazioni devono dare comunque sempre precedenza alle navi maggiori con minor capacità di manovra.

Tra barche a vela ha la precedenza chi ha le cosiddette “mure a dritta” ossia il vento che batte sulle mure di dritta della barca. Nel caso queste navighino parallele, ha la precedenza l’unità sottovento.

Affermiamo infine che questo è necessario affrontarlo più nel dettaglio in uno dei prossimi capitoli.

Quando si incontra una boa che ci segnala la presenza di un sub è necessario ed obbligatorio transitare ad una distanza non inferiore ai 100 metri. Tale infrazione costituisce un illecito penale.

Per le partenze dalla spiaggia bisognerà avvalersi dei corridoi appositamente montati percorrendoli ad una velocità moderata. In assenza di tali corridoi bisognerà spostarsi a remi tenendo il motore spento fino al raggiungimento della distanza consentita alla navigazione a motore.

Ci sono inoltre atre regole e tra queste ci sentiamo di sottolineare la responsabilità al comando, nonché ricordare che una ottima regola è quella di seguire il buon senso…. Buon vento!!

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